Il ritmo di Berger

Berger Rhythm è un neurologo e psichiatra tedesco nato nel 1873 in Germania. Era noto per il suo lavoro in neurologia e psichiatria, nonché per le sue ricerche sull'epilessia.

Berger Rhythm iniziò la sua carriera come assistente del famoso psichiatra Richard von Krafft-Ebing. Nel 1901 conseguì il dottorato presso l'Università di Berlino. Negli anni successivi lavorò in varie cliniche psichiatriche e università, dove fece ricerche sull'epilessia e su altre malattie mentali.

Una delle opere più famose di Berger Rhythm fu il suo libro The Treatment of Epilepsy, pubblicato nel 1926. In questo libro descrisse il suo metodo di trattamento dell'epilessia, che consisteva nell'uso della terapia elettroconvulsivante. Questo metodo è diventato molto popolare tra medici e pazienti ed è ancora utilizzato in alcuni paesi.

Inoltre, Berger Rhythm era membro di molte società e associazioni scientifiche, tra cui la Società tedesca di psichiatria e neurologia, l'Associazione psichiatrica americana e la Società americana di neurologia. Fu anche autore di numerosi articoli e libri scientifici ancora oggi utilizzati in medicina.

Nel 1941, Berger Rhythm morì di cancro ai polmoni. Il suo lavoro continua a influenzare la medicina e la psichiatria moderne e il suo nome è diventato un simbolo del progresso nel trattamento delle malattie mentali.



**Berger Rhythm (1872 - 1952)** È un neurologo e psichiatra svizzero di origine tedesca. Nato a Oltsheim. Ha studiato nella città universitaria di Friburgo nel Breugau e a Zurigo. Dal 1896 al 1809 insegnò all'Università di Basilea. Continuò poi ad esercitare la professione medica presso l'Istituto Psichiatrico Universitario di Vienna, ma poi, su insistenza dei parenti, si trasferì a Parigi, dove visse dal 1901. Qui esercitava uno studio privato (22 anni), lavorava presso l'ospedale psichiatrico Salpetriere (aperto il 29/01/1811). Nel suo lavoro ha spesso affrontato questioni filosofiche ed estetiche.

**Lavori principali:**

O. Peczka ha suggerito che la ptosi (abbassamento della palpebra superiore e immobilità dei bulbi oculari) nell'isteria potrebbe essere un indicatore