Capsulotomia

Capsulotomia: cos'è e come si esegue?

La capsulotomia è una procedura chirurgica utilizzata per trattare una varietà di condizioni articolari. Si tratta del taglio della capsula articolare, che circonda l'articolazione e ne garantisce la mobilità.

La capsula articolare è costituita da tessuto fibroso denso che può diventare troppo teso e limitare il movimento articolare. Ciò può verificarsi a seguito di lesioni, infiammazioni o cambiamenti degenerativi come l’artrite.

La capsulotomia può essere eseguita sia come operazione aperta che utilizzando un artroscopio, uno strumento speciale che viene inserito nell'articolazione attraverso un piccolo foro. In entrambi i casi, il chirurgo pratica un’incisione nella capsula per aumentare il range di movimento dell’articolazione.

Dopo la procedura, si consiglia ai pazienti di seguire un programma di riabilitazione che includa esercizi per ripristinare la mobilità e la forza dell'articolazione.

La capsulotomia può essere una procedura efficace per il trattamento di una varietà di condizioni articolari, ma come qualsiasi procedura chirurgica non è priva di rischi e complicazioni. Pertanto, prima di sottoporsi ad esso, è necessario discutere attentamente tutti i possibili rischi e benefici con il proprio medico.

In conclusione, la capsulotomia è una procedura importante per ripristinare la mobilità articolare e migliorare la qualità della vita dei pazienti con mobilità limitata. Tuttavia, come con qualsiasi altra procedura chirurgica, è necessario discutere attentamente tutti i possibili rischi e benefici con il proprio medico e prendere una decisione informata.



La capsulotomia è un intervento chirurgico per dissezionare la capsula articolare. Il nome deriva dalla capsula articolare - sinovia. Sinonimi: artrotomia, artrolisi, enzefamotomia.

**Indicazioni per il trattamento dell'artrotomia.** La causa del dolore articolare è un aumento significativo della pressione intrarticolare. All’aumentare del carico interno, la capsula articolare si infiamma costantemente, irritando le strutture interne dell’articolazione. Ciò porta a infiammazione, gonfiore, deformazione dell'articolazione, interruzione della sua funzione e stabilità. Alla fine, i tendini muscolari si assottigliano, compaiono cicatrici che limitano i movimenti e il risultato di tutto ciò è una mobilità articolare limitata. In assenza di un trattamento adeguato si verificano processi irreversibili che portano alla disabilità articolare. Tipicamente, le indicazioni per l'intervento chirurgico sono malattie sistemiche che causano patologie dei tessuti delle borse periarticolari. Ad esempio, il lupus eritematoso sistemico, la spondilite anchilosante, la gotta o l'artrite reumatoide causano numerose piccole lesioni tissutali. Questo processo porta nelle fasi finali all'essiccazione del giunto. Pertanto, è necessario rimuovere urgentemente il fluido sanguigno, che entra nella cavità articolare attraverso danni microscopici ai tessuti. La capsulotamia è utilizzata in chirurgia da molto tempo e inizialmente ha riscosso un grande successo. Tuttavia, nei pazienti più giovani, la condizione di instabilità articolare potrebbe persistere e la metodica artroscopica risulterebbe più efficace. Ma gradualmente la terapia artrotomica cominciò ad essere utilizzata sempre meno. Con lo sviluppo delle tecniche endoscopiche il suo utilizzo è nuovamente aumentato. Attualmente utilizzato per le lesioni dell'articolazione del ginocchio e del gomito dovute al lupus eritematoso sistemico. L'emergere di moderne apparecchiature diagnostiche e di nuovi metodi diagnostici visivi ha permesso di effettuare una classificazione più raffinata delle malattie delle articolazioni del ginocchio e di valutare le condizioni di tutti gli elementi strutturali dell'articolazione. Grazie a questo scientifico