Eritroblasto

Gli eritroblati sono globuli nucleati che sono i precursori dei globuli rossi. Passano attraverso una serie di fasi di maturazione prima di diventare globuli rossi maturi.

Gli eritroblati si trovano solitamente nei tessuti emopoietici del midollo osseo. Tuttavia, in alcune malattie, come l’eritroblastosi, possono comparire nel sangue.

La formazione dei globuli rossi avviene nel midollo osseo. Innanzitutto, l'eritroblato forma un nucleo e inizia a dividersi. Quindi attraversa una serie di fasi di maturazione che portano alla formazione di un globulo rosso maturo.

Una delle funzioni principali dei globuli rossi è trasportare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti e l'anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. I globuli rossi maturi hanno la forma di un disco e contengono emoglobina, che lega l'ossigeno e l'anidride carbonica.

Pertanto, gli eritroblati svolgono un ruolo importante nella formazione dei globuli rossi e nel mantenimento del sangue sano.



Gli eritroblasti (dal greco ἔριθρος - rosso e βλάστη - seme) sono una delle forme di cellule emopoietiche della linea rossa, che sono i precursori dei globuli rossi e si sviluppano da una cellula staminale pluripotente.

Gli eritroblasti sono cellule nucleate che attraversano una serie di stadi di sviluppo e maturazione prima di diventare globuli rossi a tutti gli effetti. Queste cellule si trovano solitamente nel tessuto ematopoietico del midollo osseo e sono un elemento chiave nel processo di eritropoiesi, la formazione dei globuli rossi.

Normalmente, gli eritroblasti risiedono nel midollo osseo, dove subiscono diverse fasi di sviluppo prima di diventare globuli rossi maturi pronti a circolare nel sangue. In ogni fase dello sviluppo, gli eritroblasti subiscono cambiamenti nella loro struttura e funzione per diventare sempre più specializzati e funzionalmente maturi.

Tuttavia, in alcune malattie, come l'eritroblastosi, possono comparire eritroblasti nel sangue, il che può portare a varie condizioni patologiche. Ad esempio, nella policitemia (alti livelli di globuli rossi nel sangue), gli eritroblasti iniziano a dividersi troppo rapidamente, con conseguente produzione eccessiva di globuli rossi e aumento dei livelli di emoglobina nel sangue. Inoltre, in alcuni tipi di anemia (diminuzione dei livelli di globuli rossi), gli eritroblasti non possono svilupparsi e maturare normalmente, il che porta ad una carenza di globuli rossi e allo sviluppo di anemia.

Pertanto, gli eritroblasti svolgono un ruolo importante nel processo di eritropoiesi e possono essere coinvolti in varie condizioni patologiche associate alla formazione o distruzione dei globuli rossi.



La linea eritroblastica è il processo di formazione dell'emoglobina. Come risultato dei cambiamenti nei cromosomi ereditari, inizia la produzione di emoglobinoidi. L'ultimo stadio del pedigree di origine eritropoietica sono i globuli rossi, che sono saturi di emoglobina. Questi ultimi svolgono essi stessi un effetto eritracumulativo.

Il processo eritroblastico allo stadio della poliposi primaria ha capacità multilineari. Ciò significa che il prelievo istologico nella stragrande maggioranza dei casi rivela cellule con caratteristiche morfologiche diverse, indipendentemente dalla loro età e dallo stato funzionale.

Inizialmente, si verifica la formazione di eritrocitoblasti. In questa fase del loro sviluppo, queste cellule hanno solo un nucleo basofilo e non contengono emoglobina. Il diametro dei nuclei è di 5-6 micron. Il nucleo contiene quattro strutture che svolgono diverse funzioni. Uno di questi sono i nucleosomi, responsabili dell’informazione genetica sulla cellula. La microscopia a fluorescenza ci consente di determinare se esiste una relazione tra gli elementi strutturali dei megacariociti e la potenziale produttività delle linee cellulari di eritroblasti. Si ritiene che i megacariociti assicurino la replicazione del nucleo dell'eritroblastoma, cioè stimolino l'accumulo di eritroplastica. L'attività citocinetica dei megacariociti degli eritrociti è ulteriormente modulata dalla transinfezione degli eritrociti con il sangue. Nelle persone sane tale trasmissione avviene da cellula a cellula secondo il principio di “aggregazione” e comporta l’interazione di tre o quattro paia di citoplasmi cellulari.

Man mano che il nucleo matura, diventa più denso e le cellule entrano in un ciclo normale. Il processo intrafetale genera un nucleo che contiene un complesso di sostanze organiche e inorganiche che compongono i globuli rossi maturi. Lo sviluppo dei granulociti nel tessuto sanguigno è stimolato dall'attività di formazione di colonie (CFU) dei megacarioblasti e delle cellule del sangue circolanti, che creano