Operazione Horsley

Ciao caro lettore, oggi vorrei condividere informazioni su uno dei chirurghi più rispettati dell'inizio del XX secolo: John Horsley (1858-1943), noto anche come John Horsley Sr. Fu uno dei pochi chirurghi occidentali a studiare e applicare le tecniche chirurgiche tradizionali cinesi. Nonostante i suoi numerosi successi, l'uso degli arti amputati da parte del chirurgo suscitò una significativa protesta pubblica.

John Horsley è nato il 26 giugno 1899 a Glasgow, in Scozia. Ha ricevuto la sua formazione medica presso l'Università di Glasgow, dove si è laureato alla Facoltà di Medicina nel 1922. John era un bravo studente, pubblicava articoli e documenti scientifici prima di intraprendere la carriera di chirurgo. All'inizio della sua carriera lavorò negli ospedali di Glasgow ma continuò la sua ricerca e l'insegnamento. Successivamente si è trasferito in Cina e ha lavorato lì per specializzarsi in chirurgia cinese e occidentale. Nel 1935 tornò in Gran Bretagna e divenne professore di anestesiologia e chirurgia al St Mary's Langwidge Hospital di Oxford.

L'operazione di Horsley faceva parte di una serie di tecniche chirurgiche da lui sviluppate per trattare i disturbi articolari della medicina cinese. Era considerato estremamente radicale e causò una diffusa protesta pubblica all'inizio del 1900. Questo metodo prevedeva l'amputazione degli arti dei pazienti con tumori alle articolazioni se i metodi tradizionali non li curavano. Sebbene abbia aiutato molti pazienti a ritrovare la salute, questo processo è stato risentito da molte persone e ha causato molti dibattiti nella società. Per molto tempo molti esperti hanno considerato questo metodo errato e dannoso. Successivamente il governo britannico si è opposto all’operazione a causa della mancanza di prove della sua efficacia e dei potenziali pericoli.