Sindrome epatocerebrale di Konovalova

Sindrome epatocerebrale di Konovalov La sindrome epatocerebrale è un gruppo di sintomi associati alla disfunzione del fegato e del sistema nervoso centrale. Questa sindrome si verifica quando si verifica un disordine metabolico e un avvelenamento tossico da varie sostanze, che può portare allo sviluppo di varie malattie e al deterioramento della salute del paziente.

L'autore della sindrome è il neurologo sovietico Konovalov (1908-1982), che scoprì un nuovo metodo per diagnosticare e curare le malattie del cervello. Nel suo lavoro, ha descritto non solo il complesso dei sintomi della stessa sindrome epatocelibranale, ma anche le sue manifestazioni cliniche e i metodi di rilevamento. Konovalov osserva che questa sindrome ha caratteristiche diverse



La sindrome epatocerebrale è una condizione acuta di natura non infiammatoria, accompagnata da intossicazione. Si sviluppa con danni epatici significativi e si verifica principalmente nell'epatite cronica e nella cirrosi. Il sintomo principale è un intenso mal di testa che porta alla perdita di coscienza. Le cause di questa sindrome includono l'assunzione di farmaci o grandi quantità di alcol. I sintomi della sindrome epatocerubrale possono comportare la presenza di cambiamenti psicologici, neurologici e vascolari.



La sindrome epatocerebrale di Konovalov è una lesione organica complessa del sistema nervoso causata dagli effetti tossici sul cervello delle sostanze contenute nei prodotti alimentari e nel tratto gastrointestinale. Nel 1889, il medico francese W. Ernest Rex scoprì che molti alimenti possono influenzare il funzionamento del cervello e del sistema nervoso.

A quel tempo sorsero due teorie sui danni organici al cervello: la malattia di Mignot e l'avvelenamento da anidride carbonica. Konovalov generalizzò queste due ipotesi e avanzò la sua teoria secondo cui in realtà in entrambi i casi abbiamo a che fare con lo stesso processo: danno al sistema nervoso centrale da