Melanosi cadaverica

**Melanosi da cadavere** (latino melano - "oscurità", "fuliggine" e cadavere - "cadavere") è un fenomeno fisiologico sotto forma di iperpigmentazione della pelle di un cadavere nel luogo della sua permanenza. È una conseguenza della coagulazione del sangue e dell'ossidazione post mortem del colesterolo sulla pelle. Appare come risultato dell'accumulo di sostanze coloranti (emoglobina) dai vasi venosi che sono stati aperti durante un'autopsia o mentre il cadavere è rimasto nella stanza per un lungo periodo.

Questo fenomeno non è contagioso e rappresenta una rara eccezione alla regola. In questo caso si verifica un cambiamento nel pigmento della melanina. Esiste una distinzione tra la falsa melanosi, che è la causa di molti miti medici sulle malattie, mentre la vera melanosi è molto rara. La falsa melanosi (o “melasma”) è causata da fattori esterni (come acne e imperfezioni). La sua rimozione è facilmente eseguibile esteticamente. La vera melanosi è una conseguenza di un disturbo già esistente. Deriva da una malattia del fegato o da disturbi metabolici e può essere diagnosticata da un patologo, perché uno dei suoi sintomi tipici è l'oscuramento della parte venosa centrale del braccio del cadavere. Ciò può essere spiegato da un ritardo nella circolazione sanguigna nel corpo umano. Questo tipo di pigmentazione si verifica principalmente nelle persone di origine africana o che vivono in Sud Africa. Era comunemente associato ad un aumento del rischio di melanoma, ma è stato smentito.