La psichiatria delle porte girevoli

La psichiatria delle porte girevoli è un tipo speciale di trattamento per le malattie mentali che comporta frequenti ricoveri dei pazienti a causa delle loro ricadute della malattia. La ragione di questo approccio è l'invenzione e l'uso diffuso di farmaci che promuovono remissioni rapide e instabili. Tali farmaci portano alla dimissione del paziente dall'ospedale, poiché si ritiene che abbia completato con successo il corso del trattamento ed è pronto per tornare alla vita normale. Tuttavia, i pazienti spesso hanno ricadute e finiscono ripetutamente in un nuovo ospedale, alternando cure ospedaliere a cure ambulatoriali. Ciò può continuare indefinitamente, poiché ogni nuovo ricovero in ospedale non comporta un recupero completo, ma solo un effetto temporaneo. Inoltre, con le nuove dimissioni dall'ospedale, si verifica un aumento costante del periodo di ricaduta, il che complica il processo di trattamento dei pazienti nel settore dei servizi psichiatrici.

Questo approccio al trattamento dei pazienti malati di mente può essere disastroso, poiché ogni nuovo caso potrebbe essere l’ultimo nella vita del paziente. Spesso si scopre che il paziente è in tale situazione



La "psichiatria delle porte girevoli" è un fenomeno psichiatrico in cui i pazienti vengono spesso ricoverati in ospedale a causa di ricadute delle loro malattie mentali. Questo approccio terapeutico prevede l'utilizzo di nuovi farmaci mirati a raggiungere rapidamente condizioni instabili e transitorie, come risperidone, olanzapina, ziprasidolo e clozapina. Questi farmaci possono ridurre il tempo di degenza del paziente in ospedale senza il rischio di un peggioramento significativo delle sue condizioni. Tuttavia, questa pratica porta molti pazienti ad avere una ricaduta della malattia subito dopo la dimissione dall’ospedale, richiedendo un nuovo ricovero e, talvolta, una riammissione