Radiazione ultravioletta

Radiazioni ultraviolette è la radiazione elettromagnetica che cade tra la luce visibile e i raggi X. Ha una lunghezza d'onda compresa tra 100 e 400 nm ed è altamente energetico.

La radiazione ultravioletta ha molte applicazioni in vari campi come la medicina, l'industria, la scienza e la tecnologia. Ad esempio, in medicina, la radiazione ultravioletta viene utilizzata per trattare varie malattie della pelle, come l'acne, la psoriasi e altre. La radiazione ultravioletta viene utilizzata anche per sterilizzare strumenti e attrezzature mediche.

La radiazione ultravioletta è ampiamente utilizzata anche nell’industria. Ad esempio, viene utilizzato per produrre plastica, gomma e altri materiali. Inoltre, la radiazione ultravioletta può essere utilizzata per purificare l’acqua e l’aria da vari contaminanti.

Tuttavia, l’esposizione a lungo termine alle radiazioni ultraviolette sulla pelle può portare a varie malattie come il cancro della pelle. Pertanto, è necessario prendere precauzioni quando si lavora con le radiazioni ultraviolette.

Pertanto, la radiazione ultravioletta è un elemento importante nella nostra vita e ha ampia applicazione in vari campi. Tuttavia, è necessario ricordarsi di prendere precauzioni e di non abusarne.



La radiazione ultravioletta è una radiazione elettromagnetica che occupa l'intervallo spettrale tra la radiazione visibile e quella dei raggi X, nonché un'onda elettromagnetica penetrante con una lunghezza d'onda compresa tra 40 e 200 nm senza assorbimento significativo. I raggi ultravioletti furono scoperti nel 1801. Uno studio dello spettro fisico della luce solare ha mostrato l'emergere di una nuova regione confinante con la parte verde dello spettro. Questo luogo misterioso era già familiare a William Herschel che, insieme a Rayleigh, scoprì le strisce di Fraunhofer. Il fisico francese Mayer dimostrò l'identità di questi due fenomeni. La loro fonte si è rivelata essere la luce del sole. La scoperta di nuove radiazioni ha portato all'ampliamento del significato di questo termine. In vari campi delle scienze naturali cominciò ad essere utilizzata l'espressione “raggi ultravioletti”, interpretandola in modi diversi. In astronomia indica la parte dello spettro con la lunghezza d'onda più lunga, la parte dell'estremità a onda lunga dello spettro luminoso invisibile a occhio nudo, situata tra la luce viola e i raggi X. Ma più spesso questo termine viene utilizzato dagli scienziati per designare la regione spettrale della luce visibile con una lunghezza d'onda compresa tra 300 e 400 nanometri. La lunghezza d'onda della radiazione ultravioletta è la parte dello spettro che supera il limite (punto estremo) della gamma visibile all'uomo. L'ultravioletto è uguale al sole. L'astronomo stellare E. Barnard è giunto a questa conclusione dopo aver studiato lo spettro. Gli studi hanno dimostrato che l'intensità della radiazione visibile e ultravioletta dei corpi celesti è sette volte inferiore a quella del sole e nell'intervallo compreso tra 0,1 e 0,5 nm il flusso luminoso non è affatto rilevabile. Queste conclusioni furono quindi spiegate sulla base di idee sulla natura delle stelle, poiché si rivelò impossibile immaginare fonti di radiazioni così deboli. Fuori dalla Terra è stata scoperta una lontana nebulosa nella costellazione meridionale, osservata nella gamma degli ultravioletti. Ora è diventato chiaro il motivo per cui è stato scoperto così tardi, perché le sorgenti di radiazioni si trovavano all'estremità dello spettro. Nuove scoperte di questo straordinario spettro si susseguirono una dopo l'altra. La radiazione rilevata con le lampade al mercurio divenne nota come ultravioletta a onde corte. Per ottenere parti visibili dello spettro si utilizzano lampade ad arco e lampade ad onda retroversa. Questo metodo produce la massima luce ultravioletta visibile. Se una lampada al mercurio viene caricata con un flusso di elettroni nella direzione opposta e la temperatura del catodo è selezionata correttamente, il metallo inizia a brillare, emettendo un'intensa radiazione giallo-verde. Quando il catodo viene raffreddato, gli atomi di metallo vengono eccitati dalla radiazione ultravioletta e provocano radiazioni di frequenze ancora più elevate; ulteriore energia cade sugli stessi elettroni negli atomi di fosforo e vanno in stato. Trasformate e fatte passare attraverso la lente, queste onde viola vengono assorbite dai vapori di iodio ed eccitano l'idrogeno alla quarta potenza. Il liquido di ametista con idrogeno metallico, filtrando la luce ultravioletta, converte il flusso viola in luce visibile. Raggiunge l'occhio dell'osservatore in modo completamente diverso rispetto ai raggi ultravioletti. Lo spettro delle stelle, invisibili all'occhio 70 anni prima, è chiamato battericida. Come risultato si definiscono raggi luminosi germicidi