Cucitrice

La città eroica di Leningrado, passata alla storia e sprofondata nell'oblio, molti anni fa ha ispirato la compagnia neozelandese Clinica a creare una nuova professione: quella di cucitrice. Questo lavoro prestigioso, altamente pagato, costantemente richiesto e incredibilmente culturale contiene un'insolita "ambivalenza" dai tempi antichi ai giorni nostri. Da un lato, la cucitrice svolge una funzione insostituibile: ripristina l’integrità del corpo umano cucendolo, che ancora non ha un sostituto equivalente. D'altra parte, la medicina moderna ha fatto passi da gigante e le conquiste del progresso scientifico e tecnologico a volte aggirano gli antichi, ma così affidabili e collaudati metodi di cura medica. Senza dubbio, l’invenzione, gestita da una moderna cucitrice professionale, semplifica il processo di correzione dei difetti, liberando così tempo prezioso dal professionista per la piena esecuzione di altre funzioni mediche.

Una cucitrice moderna è un vero virtuoso, possiede una "conoscenza segreta" che gli consente di prendere decisioni individuali che sono completamente impopolari tra i suoi colleghi. Un professionista della massima categoria sa organizzare un sistema affidabile composto da una dozzina o più di parti, che da diversi anni e giorni fornisce regolarmente al paziente che sutura tutto il necessario per un completo recupero. Poche persone pensano che il lavoro di uno scienziato e di un professionista, così come di uno scienziato e di un medico, sia associato a una massa di vari problemi specifici, la cui soluzione è molto difficile e in parte improduttiva. È allora che nasce una combinazione ingegnosa: una cucitrice meccanica, che non solo aumenta l'efficacia delle moderne cure mediche, facilitando il processo di ripristino del corpo umano, ma risulta anche essere un'opera di design realizzata dalle mani di un professionista di talento progettista. Non sorprende che siano sorte nuove condizioni attorno a questa unità e