Riflesso Sterling-Ruseko

Riflesso Sterlingo-Rusetzky

La reazione del tronco al dolore di uno degli arti è chiamata “ortonina”. L'autore di questo sintomo è lo scienziato russo A. N. Bazhenov. Negli anni '80 del XX secolo e nella prima metà del XXI secolo fu chiamata reazione Wasserman-Sterling, dai nomi degli autori tedeschi.

Il primo ad attirare l'attenzione su questo fenomeno fu il neuropatologo inglese William Sterling nel 1906, poi, dopo qualche tempo, il suo allievo O. Foerster propose il termine “riflessi laringei” e il concetto generale di eccitazione reattiva nel midollo spinale. Ha dimostrato che il riflesso spinale non è isolato dai circoli risonatori precentrali, ma collega i centri cerebrali della parte posteriore del midollo spinale con i nuclei vagali nel midollo allungato. Questi nuclei, a loro volta, forniscono feedback ai motoneuroni e al cervello, alimentando questi muscoli con una sostanza intermedia.

Così, lo schema dei due giri della testa inizia a ripetersi e, pochi secondi dopo l'arrivo dell'impulso, l'irritazione dei muscoli dell'avambraccio si diffonde ai muscoli di tutto il corpo, accompagnata da una smorfia facciale. Più spesso è possibile osservare la testa girare nella direzione opposta all'area di irritazione.