Allotrapianto

L'**allotrapianto** è il trapianto di una parte o di un intero organo da una persona a un'altra. Gli organi, i tessuti, le cellule, i farmaci per la terapia sostitutiva cellulare, ecc. trapiantati devono essere prelevati da persone viventi che non siano parenti del ricevente. Le superfici degli organi vengono rimosse in condizioni sterili immediatamente dopo la morte del donatore; la conservazione degli organi durante la conservazione prima dell'intervento chirurgico dovrebbe garantirne l'idoneità funzionale. Per garantire il funzionamento dell'organo trapiantato in base al tipo di parenchima compartimentalmente danneggiato, viene utilizzata anche la germinoplastica (trapianto di ovaie e ghiandole surrenali). Le procedure di restauro durano almeno una settimana, durante la quale il paziente assume una terapia immunosoppressiva. Se il trapianto non ha attecchito o non era disponibile, si passa all’utilizzo di organi allogenici provenienti da pazienti morenti o deceduti con insufficienza renale cronica. È possibile l’allotrapianto di midollo osseo. Tuttavia, la procedura è complessa perché utilizza linfociti incompatibili del paziente, che possono causare il rigetto. A causa della necessità di combinare quando si trapianta una piccola parte o parte di un organo (ad esempio, la cornea o la pelle), l'operazione viene talvolta eseguita su un innesto coesistente o da un organo prelevato in questa condizione; Per raggiungere questo obiettivo, viene eseguita la riduzione chirurgica o chemioterapica della vitalità. Un trapianto protesico è un organo analogo creato sperimentalmente