Corpo apicale

Sezione apicale dei testicoli **Corpo apicale**, acrosomiale (dal greco antico ακρο - “superiore, ultimo” + σῶμα “corpo”) - vacuolo escretore delle cellule seminali dei vertebrati. Il suo volume corrisponde al volume del corpo cellulare e circa il 30% del volume dell'intera vescicola seminale. Si tratta di una vescicola ellittica con parete stratificata e con una sostanza situata in uno dei poli che somiglia alla cera liquida, ovvero ad una secrezione ialina appiccicosa e viscosa, prodotta da cellule ghiandolari chiamate [cellule acrosomali](https://dic. accademic.ru/ dic.nsf/medic2/8076) Significato Di particolare importanza è la capacità degli acrosomi di separarsi facilmente dalla membrana plasmatica della cellula e di "saltare fuori" da essa in seguito a qualsiasi stimolazione meccanica della cellula o esposizione a uno specifico sostanza chimica (vedi [Attivazione degli spermatozoi] e [Determinazione della capacità fecondante dello sperma animale]). Caratteristiche strutturali dell'acrosoma La parte superiore dell'acrosoma è sottile, penetrata da numerosi tubuli, il che porta ad un aumento della sua superficie. Anche in questa parte



Corpi apicali

Uno degli elementi strutturali importanti delle cellule eucariotiche sono i corpi apicali (AT). Infatti, gli AT sono processi di membrana che proteggono il citoplasma e il nucleo della cellula dalle condizioni ambientali, limitando l'accesso della cellula a fattori ambientali aggressivi.

I corpi apicali si trovano nella maggior parte delle cellule sia vegetali che animali, ad eccezione degli eritrociti, delle cellule epiteliali della placenta e dei neuroni di ordine superiore. Insieme ai microfilamenti e ai microtubuli, i corpi apicali possono essere considerati un componente chiave che controlla la forma cellulare e fornisce un accesso selettivo al nucleo e ai componenti citoplasmatici.

Storia delle scoperte La scoperta dei corpi apicali è avvenuta molto prima che il loro significato funzionale fosse chiaro. Questa formazione proteica fu forse descritta per la prima volta nel 19° secolo nel lavoro di René Theophile de Bicelle, che descrisse i fibroblasti dei tessuti animali come aventi due strati concentrici per formare simplasti, con lo strato interno costituito da “composti binucleari che formano un ampio cerchio, situato in il centro” (R. T. de Biecle, 1871).

La membrana apicale fu descritta più dettagliatamente dal suo scopritore Louis Laroche Cahen, meglio conosciuto come Lee Katznberger (Louisa Annie Lansbury Richardson Katzberger), nella sua tesi di dottorato del 1930 "La fisiologia e l'istologia della ghiandola salivare umana e la sua relazione con la malattia". (Lee D'Orbanche Catz