Metodo Gaskell-Greff

Metodo Gaskell-Greff

Il metodo Gaskell-Graff è un metodo per determinare la frequenza cardiaca negli animali, proposto nel 1900 da William Gaskell (1847-1914) e Leopold Graff. Questo metodo si basa sulla misurazione della pulsatilità arteriosa e viene utilizzato per valutare la gittata cardiaca e la funzione cardiaca complessiva.

Il principio del metodo è il seguente: sull'arteria da esaminare viene posizionato un bracciale che crea una pressione che supera la normale pressione nell'arteria. Il bracciale viene quindi sgonfiato gradualmente e durante il processo la pressione nell'arteria diminuisce. Quando la pressione nell'arteria raggiunge un certo livello, l'arteria si espande, provocando la pulsazione. La frequenza della pulsazione arteriosa è un indicatore della gittata cardiaca, vale a dire la quantità di sangue pompata dal cuore al minuto.

Il metodo Gaskell-Greff è ampiamente utilizzato nella fisiologia e nella medicina sperimentale per valutare la funzione del cuore e del sistema cardiovascolare nel suo insieme, nonché per determinare l'efficacia del trattamento delle malattie cardiovascolari.



Metodo Gaskell-Greff

Gaskell-Graeff (1846-1923) inventò il metodo microkinesiterapeutico ad azione meccanica sulle ossa mediante pressione. A suo avviso, l'ossificazione accelerata e il ripristino delle ossa sono assicurati dall'azione di deboli carichi d'urto su di esse. Questa tecnica, infatti, è alla base della kinesiterapia come metodo di terapia del movimento. Prima dell'invenzione del trapianto, era possibile trovare un linguaggio comune tra l'antropologia e l'anatomia, che consideravano lo scheletro umano principalmente come oggetto di studio, e la medicina riparativa, che già sapeva come far fronte a molti disturbi. Poiché la tecnica è stata sviluppata per la riabilitazione delle vittime di incidenti, il trattamento delle fratture esposte e delle lussazioni precedentemente identificate non è stato particolarmente difficile per i suoi autori.