Irradiazione intracavitaria

L’irradiazione intracavitaria è un metodo di radioterapia in cui una sorgente di radiazioni viene introdotta nella cavità corporea del paziente. Questo metodo viene utilizzato per trattare varie malattie come il cancro al polmone, al seno, alla prostata e ad altri organi.



L'irradiazione interna (impetrante) è l'utilizzo di una sorgente di radiazioni ionizzanti posta all'interno dell'oggetto irradiato (solitamente un mezzo solido o fluido). Il tipo di radiazione è determinata dalla fonte di particelle ionizzanti, ad esempio radiazione gamma, radiazione beta. Viene eseguito allo stesso modo di quello esterno: la fonte è un betatron (una fonte di particelle leggere), cobalto-60, fiale con altri isotopi. Utilizzato nella tecnologia (misurazione della struttura; ottenimento di raggi X); medicina (radiodiagnostica, radioterapia, brachiterapia); industria (processi chimici, fenomeni del plasma, purificazione delle sostanze, ecc.). La *radioterapia intracavitaria* è un metodo terapeutico di trattamento utilizzato relativamente raramente, ma come metodo ausiliario, a volte è l'unico metodo necessario, quindi la radioterapia intracavitaria può svolgere un ruolo importante. Il metodo si basa sull'utilizzo di una sostanza radioattiva immersa in una qualsiasi cavità ed emessa tramite vari dispositivi elettronici. Allo stesso tempo, la possibilità di intossicazione da radiazioni del corpo è ridotta al minimo, consentendo di utilizzare l'apparecchiatura per un gran numero di tessuti interessati ad una dose terapeutica di esposizione.