Operazione Royle-Hunter

L'operazione Royle Hunter è una procedura chirurgica sviluppata e utilizzata durante la seconda guerra mondiale per curare i soldati feriti gravemente. Questa procedura prende il nome da due chirurghi, il medico australiano Roy Royles e il chirurgo americano John Hunter, che hanno sviluppato congiuntamente la procedura.

L'essenza dell'operazione era che l'area danneggiata del corpo del paziente veniva tagliata e quindi rimossa. Successivamente, al posto dell'area rimossa è stato inserito del tessuto artificiale, che è stato poi suturato insieme alla pelle del paziente. Questo intervento era molto rischioso in quanto poteva portare a gravi complicazioni come infezioni o rigetto dei tessuti.

Tuttavia, grazie a questa operazione, molti soldati feriti riuscirono a sopravvivere e a tornare alla vita normale. Roy Royles e John Hunter furono insigniti del Premio Nobel per i loro successi in chirurgia durante la Seconda Guerra Mondiale.



Operazione Royle-Hunter

L'intervento di Royle-Hunter è un trattamento chirurgico per il cancro della vescica sviluppato dal chirurgo australiano Roy-Hunter e dai suoi colleghi. L'operazione prevede la rimozione completa del tumore e la resezione dei linfonodi situati sotto la parte inferiore del bacino e attorno all'uretra. Il nome dell'operazione deriva dai cognomi di due