Schizofrenia parossistica-progressiva

La schizofrenia parossistica progressiva (nota anche come schizofrenia intermittente-progressiva o schizofrenia intermittente) è un sottotipo di schizofrenia caratterizzato da periodi di miglioramento e deterioramento della salute del paziente. Durante i periodi di miglioramento, i pazienti possono condurre una vita relativamente normale, ma poi c’è un periodo di peggioramento che può durare diverse settimane o mesi.

Durante i periodi di miglioramento, i pazienti possono essere socialmente attivi, lavorare e comunicare con gli altri. Tuttavia, durante i periodi di deterioramento, possono perdere interesse per la vita, isolarsi e sviluppare sintomi psicotici come allucinazioni, deliri e disturbi del pensiero.

I principali sintomi della schizofrenia parossistica progressiva includono:

  1. Allucinazioni: sensazioni che non hanno alcun fondamento nella realtà, come sentire voci che non esistono realmente.

  2. Deliri: convinzioni infondate, come la convinzione che qualcuno stia osservando il paziente o entrando nei suoi pensieri.

  3. Disturbi del pensiero: difficoltà di concentrazione, diminuzione della produttività del pensiero, distrazione nel parlare.

  4. Isolamento sociale: tendenza ad evitare il contatto con altre persone e situazioni sociali.

La schizofrenia progressiva è una malattia cronica che può influenzare notevolmente la qualità della vita del paziente e dei suoi cari. Sebbene le cause di questa malattia non siano completamente comprese, esistono numerosi fattori che possono aumentare il rischio di svilupparla, come l’ereditarietà, l’uso di farmaci e lo stress.

Il trattamento della schizofrenia con attacco progressivo può comprendere terapia farmacologica, psicoterapia e misure riabilitative. Prima di iniziare il trattamento, è importante diagnosticare la malattia e determinare un regime terapeutico adatto a ciascun caso specifico.

La schizofrenia parossistica progressiva è una malattia grave che richiede un trattamento complesso e a lungo termine. Tuttavia, con il giusto approccio e l’assistenza tempestiva dei medici, i pazienti possono migliorare la propria condizione e controllare i sintomi della malattia.



Il processo schizofrenico continua senza sosta. Insieme a quelle sopra descritte, ci sono alcune osservazioni con cui è possibile determinare le fasi di sviluppo del processo: la più iniziale (prodromica), preparatoria (premorbosa) o preclinica. La predisposizione alla malattia è molto più alta tra coloro che hanno sentito direttamente da qualcuno di aver sofferto di psicosi acuta o di un parente pazzo. A questo proposito, il giudizio sulla pericolosità della malattia è considerato un equivoco: da una famiglia del passato, ad esempio, parenti malati di mente provengono dal 20-30% di tutte le famiglie studiate; tuttavia già nella seconda generazione si ammala non più del 3-6%. La schizofenia viene trasmessa come predisposizione, piuttosto che come una malattia mentale trasmessa dai genitori ai figli come una maledizione generazionale. Le ragazze sono più spesso infette; mentre dopo la nascita, che viene percepita facilmente e senza complicazioni dai genitori sani con una maternità completamente completa, si nota