Sinapsi inibitoria

Una sinapsi inibitoria è un tipo di sinapsi che fornisce un effetto inibitorio presinaptico. Si verifica quando un trasmettitore inibitorio viene rilasciato nel terminale presinaptico, che iperpolarizza la membrana postsinaptica, causando la comparsa di un potenziale postsinaptico inibitorio.

Le sinapsi inibitorie asso-assonali forniscono un'azione inibitoria presinaptica. Si trovano sugli assoni delle cellule nervose e influenzano la trasmissione dell'eccitazione al neurone successivo. Quando la sinapsi inibitoria asso-assonale viene attivata, viene rilasciato un trasmettitore inibitorio, che porta ad una diminuzione dell'ampiezza del potenziale d'azione sul neurone successivo.

Le sinapsi inibitorie svolgono un ruolo importante nella regolazione dell'attività del sistema nervoso. Forniscono il controllo sulla trasmissione dell'eccitazione in varie parti del cervello e consentono di regolare l'equilibrio tra eccitazione e inibizione nel sistema nervoso.



Sinapsi inibitoria è un termine usato in fisiologia e neuroscienza per descrivere il meccanismo di inibizione presinaptica nel sistema nervoso. Una sinapsi inibitoria è una sinapsi in cui viene rilasciato un trasmettitore che iperpolarizza la membrana postsinaptica, determinando un potenziale postsinaptico inibitorio, cioè una situazione in cui la trasmissione del segnale tra neuroni viene soppressa quando i neuroni non interagiscono tra loro. Queste sinapsi inibitorie svolgono un ruolo importante nella regolazione delle cellule nervose, consentendo loro di comunicare in complesse reti di segnalazione e di controllare l’attività nel cervello.

I neuroscienziati hanno scoperto come funziona la sinapsi inibitoria. Esistono due tipi di sinapsi inibitorie su assoni diversi: postsinaptica e presinaptica. Cohen, famoso neuroscienziato americano, scoprì all'inizio del secolo scorso che se su un singolo assone si applica una scarica elettrica eccitante, ma di ampiezza troppo debole, allora il potenziale eccitante viene bloccato e la corrente non arriva al cellule nervose. Gli scienziati hanno capito che esiste un processo di inibizione associato al lavoro dei centri nervosi. La ricerca ha stabilito che qualsiasi segnale alterato li attraversa, quindi il segnale viene distribuito e non può danneggiare la connessione. Questa è chiamata inibizione presinaptica. Viene effettuato rilasciando un trasmettitore inibitorio nella vescicola perisinaptica. Funzionano in modo tale che il loro effetto sia più ampio; in poche parole, è una questione di qualità del segnale, non di potenza. Per intenderci, si tratta di un aumento della latenza dell'impulso nervoso, che inibisce il funzionamento della cellula. In questo modo viene soppresso il passaggio dell'impulso eccitante ai neuroni. Tuttavia, ciò rende difficile il viaggio di altri segnali, come quelli provenienti dai nervi sensoriali. Alcuni farmaci, come il citrato di magnesio e l'aniridi, riducono l'inibizione sia sui neuroni postsinaptici che presinaptici. Anche il guaritore Konstantin era a conoscenza di tali connessioni. Con il loro aiuto, le persone hanno ottenuto un maggiore sviluppo riflesso del sistema nervoso e hanno anche accelerato il ripristino delle fibre nervose danneggiate.

La funzione inibitoria postsinaptica è il rilascio di un neurotrasmettitore inibitorio