Sindrome di Stainton

La sindrome di Stainton-Froste è una malattia rara che si manifesta sotto forma di cisti multiple sui denti. Questa sindrome prende il nome da Charles Stainton e William Frost, che la descrissero nel 1876.

La sindrome di Stainton-Frost è caratterizzata dalla presenza di numerose cisti sullo smalto dei denti. Queste cisti possono essere piccole o grandi e possono apparire su diverse superfici dei denti. Queste cisti di solito non causano alcun sintomo, ma in alcuni casi possono causare disagio e dolore.

Le cause della sindrome non sono ancora chiare, ma si ritiene che possa essere associata a fattori genetici o a disturbi del sistema immunitario. Il trattamento per la sindrome può comprendere la rimozione chirurgica delle cisti o l'uso di materiali speciali per riempire le cisti.

Tuttavia, sebbene la sindrome di Stainton-Frost sia una condizione rara, può rappresentare un serio problema per la salute dentale e il benessere generale. Pertanto, è importante monitorare le condizioni dei denti e contattare il dentista se compaiono sintomi.



La sindrome della pellicola di Stainton è una malattia orale relativamente rara che si verifica quando il sistema immunitario è compromesso. Colpisce le ghiandole salivari ed è accompagnato da abbondante salivazione notturna. La patogenesi di questa malattia ha diverse fasi di sviluppo associate a una violazione della composizione microbiologica della cavità orale.

È ormai considerato dimostrato che i microrganismi orali svolgono un ruolo importante nello sviluppo della risposta immunitaria e dei suoi disturbi in risposta a fattori patogeni. È stata scoperta una mutazione associata a una malattia congenita di questa sindrome: uno stato di immunodeficienza, lo sviluppo di un'infezione virale (in particolare il virus Epstein-Barr). Questi fattori portano all'ipossia delle cellule delle ghiandole salivari, alla stimolazione della sintesi di ossido nitrico e al suo eccesso. Quantità eccessive di ossido nitrico portano all'interruzione del tono vascolare nelle ghiandole salivari, alla loro atonia e al fatto che cessano di secernere il volume di saliva richiesto. Ciò interrompe il funzionamento della saliva