Trascrittasi inversa

La trascrittasi inversa (sin. revertasi), nota anche come trascrittasi inversa, è uno degli enzimi coinvolti nel processo di trascrizione inversa nei virus a DNA. A differenza della DNA polimerasi I e della DNA ligasi, la trascrittasi inversa non è coinvolta nella sintesi del DNA, ma utilizza piuttosto il DNA come modello per la sintesi dell'RNA.

La trascrittasi inversa fu scoperta per la prima volta nel 1965 dal biochimico americano John Tooley e dai suoi colleghi. Hanno scoperto che quando un modello di RNA viene aggiunto al componente DNA del virus, viene sintetizzato il DNA complementare, che viene poi utilizzato per creare una nuova copia di RNA del virus.

La trascrittasi inversa è un enzima costituito da due subunità chiamate alfa e beta. La subunità alfa svolge la funzione di legame del DNA e la subunità beta catalizza la reazione di trascrizione inversa.

Il processo di trascrizione inversa avviene come segue: l'RNA si lega alla subunità alfa della trascrittasi inversa, quindi la subunità beta inizia a muoversi lungo lo stampo del DNA, creando una catena di RNA basata su basi complementari. Questo processo avviene nella direzione dall'estremità 5' all'estremità 3' dello stampo di DNA.

La revertasi svolge un ruolo importante nella biologia virale perché consente ai virus di creare nuove copie della loro componente RNA nelle cellule infette. Inoltre, la trascrittasi inversa viene utilizzata anche nella terapia genica e nello sviluppo di vaccini, dove viene utilizzata per sintetizzare un pezzo complementare di DNA, che viene poi inserito nel genoma ospite per esprimere la proteina desiderata.

In generale, la trascrittasi inversa è un enzima importante coinvolto nella sintesi di nuove copie di DNA nei virus e nell'ingegneria genetica.