L'effetto Verigo-Bohr è un effetto scoperto in fisiologia nel XX secolo. Il nome di questo effetto è stato suggerito in base ai nomi di due scienziati che hanno scoperto questo effetto in modo indipendente. L'effetto si verifica negli organismi che sono a riposo, quando non si muovono o
L'effetto Verigo-Bohr (effetto Verrigo-Bayer, deriva potenziale, reazione tonotodica) è uno dei principali fattori che determina il tempo minimo di generazione stabile degli impulsi in un neurone. L'autore del termine è il fisiologo evoluzionista sovietico Yakov Yakirovich Parnas. Il fenomeno fu scoperto nel 1962 su iniziativa di Evgeniy Nikolaevich Kessler dai biofisici Konstantin Pavlovich Bolonsky e Valery Ivanovich Boykov (M.V. Lomonosov Università statale di Mosca) e studiato sperimentalmente dal membro corrispondente dell'Accademia delle scienze dell'URSS Yakov Davydovich Dogadin con studenti della MSU, nonché come il prof. R. Yu. Nisanov e A. N. Pavlov (Tbilisi). La scoperta ha confermato le ipotesi teoriche riguardanti i meccanismi di ritardo del potenziale generatore sulla membrana della fibra e la possibilità della sua eliminazione dovuta a processi di correzione biochimica causati dal costante rilascio di prodotti metabolici secreti dal tessuto nervoso nell'ambiente. Fin dalla sua scoperta, questo effetto è stato studiato sistematicamente nei neuro- e nei gliociti delle fibre nervose in crescita. La stabilità del potenziale di riposo è sempre meno probabile della sua variazione (soprattutto senza influenze adrenergiche attive).