Malattia narcolettica

Malattia narcolettica

La malattia narcolettica è un desiderio incontrollabile di dormire. Questa malattia appartiene al campo della neurologia ed è una patologia genetica che viene diagnosticata in persone con un'eccessiva tendenza a perdere conoscenza e ad addormentarsi o a “dimenticare” il mondo che li circonda durante la veglia. Il sintomo più comune della narcolessia è sentirsi improvvisamente assonnati e poi dimenticare improvvisamente quello che è successo mentre si perdeva conoscenza. Secondo le stime moderne, questa malattia in una forma o nell'altra si manifesta nel due per cento della popolazione, di cui più di mille persone ne soffrono in forma grave.

A differenza della maggior parte delle forme di sonno a onde lente, caratterizzate da movimenti oculari lenti e prolungati, le fasi lente delle allucinazioni di veglia indotte da farmaci sono caratterizzate da movimenti oculari rapidi (RAPD), come nella vera paralisi cerebrale. Le fluttuazioni nell'ampiezza delle onde EEG sono una caratteristica di queste fasi del sonno (durante esse il livello di NREM è molto inferiore rispetto al sonno REM) e i movimenti ritmici degli arti conferiscono loro un aspetto simile al sonno. I pazienti spesso indicano di essere coscienti ma di non riuscire a comunicare ciò che pensano o fanno. I sintomi della narcolessia nei bambini iniziano solitamente dopo i cinque anni, quando si accorgono di addormentarsi o di dormire senza motivo durante le attività quotidiane. Inoltre, spesso si addormentano durante il sonno, probabilmente in relazione ad altre manifestazioni della narcolessia. La durata delle fasi di sonno improvviso può variare da episodi brevi (1-5 secondi), come la "narcolessia in movimento", a episodi di sonno meridiano.