Induttografia

Induttografia - (inducto- + greco grapho scrivere, rappresentare) un metodo di prova non distruttivo basato sulla registrazione dei cambiamenti nel flusso magnetico in un prodotto controllato mentre si muove attraverso la bobina di induttanza del sensore o viceversa.

Viene utilizzato per identificare difetti superficiali e sotterranei nei prodotti realizzati con materiali ferromagnetici. Permette di rilevare diversi difetti: crepe, delaminazioni, pori, inclusioni, ecc.

Si basa sul fatto che i difetti nel materiale interrompono l'uniformità del campo magnetico al suo interno e causano la comparsa di un flusso magnetico disperso. Registrando i cambiamenti nel flusso magnetico, è possibile determinare la presenza e la posizione dei difetti.

L'induttografia viene utilizzata nell'ispezione di parti fuse, saldature, tubi, rotaie, fili e altri prodotti e materiali.



La registrazione induttografica è una registrazione elettrica di un campo magnetico formato quando un'oscillazione elettromagnetica viene eccitata in un induttore da una corrente elettrica alternata.

Questo metodo di registrazione di un campo magnetico su un piano consiste nel misurare la componente orizzontale dell'induzione del campo magnetico spostando correnti parassite (effetto Faraday). Viene utilizzato principalmente per studiare le proprietà magnetiche della materia in un campo magnetico variabile. Con l'aiuto di I.G., vengono registrate le caratteristiche magnetiche dei ferromagneti (ad esempio, le curve di magnetizzazione di M.-T. Odenburg), materiali polarizzati in spin (curve di Stern-Gerlach), ecc. Nelle moderne apparecchiature I.G., solitamente utilizzate in laboratori, viene registrata non la componente orizzontale del campo di induzione delle correnti parassite in movimento, ma la componente verticale dell'induzione di un campo magnetico alternato.

I dispositivi di registrazione grafica ad induzione con una frequenza di registrazione massima di circa 3 ms consentono una risoluzione temporale di 2-3 minuti. Ciò rende possibile registrare i fronti degli impulsi del momento magnetico che si presentano, ad esempio, in un sottile fascio nucleare mentre attraversa il campione. Tuttavia, la “percezione” umana della velocità di variazione del flusso magnetico fino allo 0,1-1% c è inaccessibile alla percezione umana; la completa inerzia dell'apparato grafico a induzione contraddice l'essenza stessa del metodo.

L'interesse per il metodo sta gradualmente svanendo, lasciando il posto ai metodi ottici nucleari. Il loro campo di applicazione è lo studio delle proprietà magnetiche della materia condensata, dei nuclei atomici e