Iridosclerectomia di Lagrange-Pokrovsky

L'iridosclerectomia di Lagrange-Pokrovsky è una procedura chirurgica utilizzata per il trattamento del glaucoma. Si tratta della rimozione dell’iride (iridiosclerotomia) e della sclera (sclerectomia).

Questa operazione è stata sviluppata dall'oftalmologo francese P.F. Lagrange e l'oftalmologo sovietico A.I. Pokrovskij. Descrissero questa procedura nel 1911 e da allora è stata ampiamente utilizzata nella pratica oftalmica.

L'essenza dell'operazione è che il chirurgo esegue una piccola incisione sulla sclera, che consente di rimuovere parte dell'iride e della sclera. Ciò si traduce in una diminuzione della pressione intraoculare e in una ridotta probabilità di sviluppare il glaucoma in futuro.

L'iridosclerotomia di Lagrange-Pokrovsky è una delle procedure più efficaci per il trattamento del glaucoma, soprattutto nei casi in cui altri trattamenti non producono i risultati desiderati. Tuttavia, come qualsiasi altra operazione, può presentare alcuni rischi e complicazioni, quindi prima di eseguirla è necessario valutare attentamente il paziente e discutere tutte le possibili opzioni di trattamento.



L'iridosclerotomia di Lagrange-Pokrovsky è uno dei tipi di intervento chirurgico in oftalmologia. Indicato per il trattamento del glaucoma, dell'iridociclite. La tecnica è stata sviluppata dal Dr. Legrand (oftalmologo francese), dal Dr. Pokrovsky (medico sovietico).

Questo tipo di intervento si basa sull'asportazione di parte dell'iride insieme al suo bordo anteriore o posteriore senza danneggiare la sclera stessa.

L'iridocicloretrazione di Lagrange-Pokrovskaya viene utilizzata per l'iridociclite acuta. L'operazione aumenta la pressione intraoculare e riduce la possibilità di sviluppare cataratta secondaria. Consiste nell'asportazione di una sezione dell'iride insieme al corpo ciliare fino all'angolo iridocorneale. Di solito viene eseguito utilizzando un ago speciale e una clip per il naso. Il chirurgo esegue un'escissione locale delle cellule corneali insieme all'iride e alla capsula, seguita dalla dilatazione della pupilla. Un prerequisito per il metodo è la soppressione del riassorbimento della lente. A questo scopo viene utilizzato un farmaco anticolinesterasico. Con questa operazione non è necessario rimuovere la lente. Il risultato di tale procedura sarà un aumento della pressione intraoculare e della sclerotomia, che impedirà la progressione dei processi infiammatori nell'iride del bulbo oculare e i cambiamenti nella struttura del sacco capsulare.