Morso ortogeno

Il morso è una certa disposizione dei denti l'uno rispetto all'altro e rispetto alle gengive, che caratterizza la relazione tra la mascella superiore e quella inferiore. Se parliamo della presenza di irregolarità nei denti, dei loro cambiamenti o deformazioni, è necessario parlare di ortodonzia, quella branca dell'odontoiatria che si occupa della correzione delle malocclusioni. I morsi possono essere di due tipi: ortogenici e dritti. Diamo un'occhiata a questi concetti in modo più dettagliato.

Un morso ortogenico o “normale” non significa che i denti siano allineati in una fila orizzontale uniforme. Si trovano nella fila superiore nella zona linguale e la fila inferiore sugli alveoli nell'area della distanza interalveolare, che è determinata tra la dentatura inferiore e il bordo superiore degli alveoli. Nella maggior parte dei casi, una persona ha un morso normale. I denti ortogenici in un'occlusione normale hanno un'altezza uniforme, non sporgono né rientrano nella mascella. Questo tipo di morso è caratterizzato dalla corretta posizione delle mascelle e della lingua, permette di raccogliere e masticare liberamente il cibo e non provoca problemi al cavo orale. Questo è il motivo per cui i dentisti ricorrono alle tecniche ortodontiche solo in casi estremi quando è presente una malocclusione e non nella fase di pianificazione del trattamento.

Come accennato in precedenza, la correzione dei morsi non ottimali è influenzata non solo dalle condizioni dell'arcata mascellare, ma anche dalla posizione relativa dei denti. Pertanto, un morso errato contribuisce al posizionamento errato delle mascelle; queste possono restringersi o spostarsi, portando ad un cambiamento dell'altezza della posizione. Ciò, a sua volta, influisce sul funzionamento e sulle condizioni generali di denti, gengive, mucose, nonché sul funzionamento del tratto gastrointestinale e degli organi respiratori. Il risultato può essere una ridotta salivazione e digestione, la possibilità di sviluppare malattie infiammatorie del cavo orale, atrofia gengivale e parodontale,



Un morso ortogenico è un morso degli incisivi superiori in cui sono chiusi correttamente e posizionati simmetricamente. È considerato lo sviluppo ottimale e naturale dei denti, poiché corrisponde all'occlusione anatomica ideale. Lo stato di non chiusura degli incisivi centrali delle mascelle inferiore e superiore può essere definito ideale e ideale. Questa posizione dei denti garantirà la corretta azione funzionale di tutti i muscoli dell'apparato dentofacciale. Ecco perché i dentisti considerano l'opzione ideale l'assenza di chiusura tra questi denti.

Si parla di morso ortogenico quando il tagliente degli incisivi inferiori della mascella superiore copre quelli superiori. E corrisponde a questo insieme di sei segni: - gli incisivi centrali di entrambe le mascelle sono perfettamente allineati; - i denti laterali della mascella superiore e inferiore sono distribuiti su tutta la loro lunghezza; - le cuspidi degli ultimi denti inferiori (e anche superiori), situate sulla parte tagliente del dente, si trovano separatamente.

Tuttavia, la chiusura degli incisivi centrali non finisce qui: in pratica, le persone ne hanno un'altra disposizione. Ciò è possibile solo quando i due incisivi della mascella superiore si toccano in piano durante la chiusura. Altrimenti, gli incisivi sono semplicemente arrotondati e si toccano strettamente per mezzo di una pialla, ma allo stesso tempo i contatti sono assolutamente uniformi e lisci senza profondità taglienti