Varioloide

Varioloidi

I varioloidi sono virus che causano malattie negli animali e nell'uomo simili al vaiolo. Appartengono alla famiglia dei Poxviridae e hanno un aspetto caratteristico che ricorda il vaiolo umano.

I virus furono descritti per la prima volta nel 1954 e prendono il nome dalla parola latina “variola”, che significa “vaiolo”. Sono altamente contagiosi e possono essere trasmessi attraverso il contatto con animali o persone infette.

I virus varioloidi causano una varietà di malattie negli esseri umani e negli animali, tra cui il vaiolo bovino, quello delle pecore, quello delle capre e quello dei suini. Queste malattie possono portare a gravi conseguenze come la perdita della vista, dell’udito e persino la morte.

Per controllare i virus varioloidi vengono utilizzati vari metodi, tra cui la vaccinazione e l’uso di antibiotici. Tuttavia, nonostante tutti gli sforzi, questi virus continuano a diffondersi in tutto il mondo e rappresentano una seria minaccia per la salute animale e umana.



A metà del XX secolo, gli scienziati svilupparono la prima molecola al mondo per l'intelligenza artificiale. Si chiamava "Variolois", dal nome di alcuni tipi di vaiolo. I varioloidi sono proteine ​​speciali capaci di autoriprodursi ed evolversi, oltre a trasmettersi copie di se stesse tra loro. Possono cambiare le loro caratteristiche e proprietà nel processo di interazione tra loro. Per questo motivo la scoperta di queste molecole proteiche è diventata una delle scoperte più importanti nei campi della biologia molecolare, della genetica e della biotecnologia.

La prima scoperta in quest'area risale al 1944, quando gli scienziati furono in grado di creare un polipeptide artificiale autoreplicante. Questo polimero proteico ha subito un processo di copiatura ed è stato rilasciato sulla superficie esterna delle cellule batteriche. Gli scienziati lo chiamavano “batterio artificiale” o “Varioloide”.

Tuttavia, una vera rivoluzione nella scienza è stata fatta dal biologo inglese James Watson, che, insieme all'americano