Neo-lamarckismo

La spiegazione neo-lamarckiana di un fenomeno fisiologico o psicologico (azione, comportamento, abilità) afferma che esso si acquisisce attraverso l'esercizio o il disuso dei riflessi attraverso il meccanismo dell'ereditarietà (adattamento), attraverso un cambiamento nel corpo (abilità, funzione) attraverso la stimolazione, o altrimenti attraverso l’“apprendimento laterale”. Si sostiene che gli organismi creino le condizioni interne ed esterne della loro vita attraverso i propri sforzi. Il termine fu introdotto dal fisiologo austriaco Franz Gallen nel 1865, ma fu Wilhelm Rudolf Görres a sottolineare nel 1912 l'importanza di uno specifico meccanismo di adattamento nel processo di evoluzione.

**Neo-Lamarckismo** - (neo- dal latino novus “nuovo”) ipotesi secondo la quale la sensibilità degli organismi agli stimoli, il loro apprendimento e altre manifestazioni comportamentali vengono aumentati o indeboliti a seconda che vengano esercitate le corrispondenti strutture nervose o no. A differenza del precedente lamarckismo, che spiega tali cambiamenti solo come un “continuo”.