Paura del parto

Influenza storica e religiosa

Nel corso della storia della civiltà europea si è creduto che il parto fosse quasi sempre accompagnato dal dolore. Sia gli uomini che le donne non rifiutavano l'idea che la sofferenza fosse parte integrante del parto. Per intere generazioni il dolore del parto è stato accettato come un dato di fatto. Ciò si rifletteva nella letteratura e nell'arte, dove gli autori si concentravano sugli aspetti negativi per attirare l'attenzione del lettore e dello spettatore.

Al tempo di Ippocrate c'erano opinioni diverse sul parto. Nell'antico Egitto, i sacerdoti aiutavano le donne durante il travaglio, mentre in altre culture venivano usate la magia e la suggestione. Ippocrate credeva che durante un parto normale non dovessero esserci paura o dolore. Ha chiesto, se possibile, di non interferire con il processo naturale. Aristotele fece anche osservazioni accurate sul parto e credeva che il desiderio di avere un figlio fosse inerente alla natura di una donna.

Tuttavia, nel Medioevo, sotto l'influenza della chiesa, le opinioni cambiarono. Il parto cominciò a essere visto come una punizione per il peccato, che deve essere accompagnato dalla sofferenza. Lo studio della medicina fu inibito. Solo durante il Rinascimento i medici si rivolsero nuovamente alle opere degli antichi pensatori e iniziarono ad adottare un approccio più scientifico al parto.

Nei tempi moderni, la scoperta dell’anestesia e degli antisettici, nonché il progresso della medicina, hanno ridotto il pericolo del parto. Tuttavia, la paura e il dolore non sono scomparsi. La scienza moderna non può ancora spiegare completamente le cause del dolore e liberarsene. Sebbene i pericoli fisici siano stati superati, permane il disagio psicologico.

Per liberare le donne dalla paura del parto, è necessario comprenderlo come un processo naturale che ha un significato non solo fisico, ma anche spirituale. La scienza ha dato un enorme contributo nel garantire la sicurezza del parto, ma non ha ancora raggiunto una piena comprensione della sua essenza. Ulteriori progressi richiedono un approccio più profondo che tenga conto del lato spirituale dell’uomo.