Ganglioneuroma

I gangli, o ganglioneuromi, sono neoplasie dei tessuti dei nervi cranici periferici e autonomi. I ganglin furono descritti per la prima volta a metà del XIX secolo dal chirurgo tedesco Carl Ludwig Schwenksberg. Oggi questi tumori sono un tipo abbastanza comune di formazioni neuroistologiche, si trovano in persone di diverse categorie di età. Molto spesso si osserva un danno alle fibre simpatiche e, meno spesso, ad altri neuroni cranici che hanno i propri gangli del plesso nervoso. Le formazioni ganglioplastiche in base al tipo istologico di sviluppo e alle manifestazioni cliniche sono divise in gruppi: solidi, multifocali, neuromi. Oltre alle loro caratteristiche strutturali, differiscono tra loro nei meccanismi genetici della loro insorgenza e nel meccanismo di trattamento. Secondo il metodo di trattamento, si distinguono tumori spontaneamente progressivi e progressivi formati a seguito di patologie trasmissibili monoclonali. A causa della struttura ipoecogena, possono essere benigni o atipici. Il pericolo di trasformazione maligna dei ganglioblastomi aumenta con la loro dimensione ed è caratterizzato dalla deformazione delle strutture ossee a seguito della crescita e della compressione delle ossa del cranio vicine.

Le malattie ereditarie comprendono grovigli multipli e feocromocitomi. Essi



Il ganglioneuroma è un tumore che origina dalle cellule gangliari del sistema nervoso simpatico. Per origine e composizione non si tratta di un tumore nel senso pieno del termine, poiché la cellula conserva le caratteristiche strutturali caratteristiche del neurone simpatico originario. La struttura morfologica dei tumori gangliari fu descritta per la prima volta nel 1908 da N.I. Pirogov. Da allora sono stati proposti molti nomi per questi tumori: “ganglioglioma” (1927); “simpaticogloicoma” (G. Einspranger, 1936, 1953); “tumore benigno gangloneurogenico” (R. Stempel et F. Matznetter, 1899); “ganglioneurinoma asintomatico” (F.Engelfrietz, 1780); “focalizzazione gloidea neuroepiteliale” (K.O.Baumann, 146