Autopsicosi dei credenti

L'autopsicosi di Wernicke è un disturbo della corteccia temporale del cervello, associata alla memoria, alla comprensione del parlato e alle abilità linguistiche. Le persone che soffrono di questo disturbo possono avere confusione riguardo alle parole, difficoltà a comprendere il discorso degli altri e difficoltà a comprendere il linguaggio scritto e le informazioni contestuali.

Questa è una violazione



*L'autopsicosi di Wernicke/Vennikov è un complesso di sintomi causato da un danno bilaterale all'area di Wernicke nel lobo temporale sinistro e combinato con afasia motoria e sensoriale, nonché disturbi amnestici. La discrepanza tra espressività conservata, linguaggio oggettivo, intelligenza, umore non pessimistico e mancanza di critica, caratteristica della sindrome, è la principale prova diagnostica; consente di distinguere V. a. da ritardo mentale, schizofrenia e depressione.*

***Eziologia***. La principale fonte della malattia è l'avvelenamento acuto da alcol (in particolare alcol metilico) in assenza o insufficienza del riflesso del vomito e indicazioni anamnestiche di una reazione tossico-allergica al veleno alcolico (metanolo) dal sistema cardiovascolare e dal tratto gastrointestinale. Possibile origine infettiva-tossica (botulismo, neuroborreliosi, tetano) e ipossica (in caso di incidenti cardiovascolari). Sulla base di un'analisi completa dei dati epidemiologici e di follow-up, gli autori hanno proposto il seguente schema per il decorso clinico della V.a: 3% - forma fulminante, 2,5-4% - breve (con esito rapido - dalla fine del primo all'inizio della seconda settimana), 24-30% - protratto, diffuso, profondo e plastico (5-14 giorni), 40-50% - cronico, fase-ricorrente con rare remissioni, benigno (almeno mezzo mese) e meno plastica della precedente; il restante 30-35% sono forme cancellate e speciali (tumore e diencefalico). Va notato che i pazienti all'estero, a causa di cambiamenti lacunari nel linguaggio e di difetti del linguaggio, molto spesso sottovalutano la gravità della loro malattia. La loro motivazione per consultare un medico è, ad esempio, il pensiero di una progressione della malattia (che influenza la decisione di amputare) o il desiderio di confermare la presenza di un disturbo mentale (dopo aver parlato con un medico, hanno paura di perdere il lavoro ). Molti tossicodipendenti, nei quali la psicosi alcolica si manifesta con una predominanza di sintomi striopali e di solito è combinata con delirio, descrivono in modo simile i loro motivi per il ricovero in ospedale. Nei reparti di oncologia e negli ospedali terapeutici, in relazione ai fenomeni di sindrome da astinenza, si osserva la stessa cosa negli eroinomani (desiderio di sottoporsi a un ciclo di trattamento di astinenza per iniziare a lavorare o studiare). Per gli psichiatri, uno dei principali segni diagnostici di V. a è l'assenza di reazione al propofol o al fentanil sullo sfondo di una grave intossicazione alcolica (un momento frequente per suggerire l'anestesia e rifiutare l'intervento chirurgico, ma la necessità di continuare il “trattamento per alcolismo"). Negli alcolisti pesanti senza AAD, il sonno indotto dall'anestesia può essere indotto solo dai barbiturici.

Nelle persone con grave avvelenamento da alcol, vi è una deficienza nella funzione di disintossicazione del fegato, una tendenza all'emoconcentrazione e una grave leucocitosi. Caratteristiche della composizione cellulare del sangue periferico



L'autopsicosi di Wernicke è una condizione psicotica che può verificarsi in una persona con danni alla parte posteriore del giro temporale inferiore nell'emisfero sinistro del cervello. Questo disturbo può manifestarsi come allucinazioni, deliri e disturbi percettivi. La malattia di Wernicke può svilupparsi in una varietà di situazioni, tra cui trauma cranico, intossicazione, malattie della tiroide e altre condizioni. Ecco un articolo su questo fenomeno:

L'autopsico di Wernicke-Curie è un sintomo mentale associato a uno stato di stress ed eccessiva eccitazione della psiche, particolarmente caratteristico del danno cerebrale temporale (ad esempio, natura isterica). V.K. di solito appare in parallelo con lo stupore crepuscolare e ha il carattere di debolezza irritabile, confusione e paura assurda, alternate a un'emozione di rabbia e aggressività. La sindrome di Ernst Hopffer fu descritta per la prima volta da E. Hopffer nel 1893. Nel 1918 Wilhelm Griesinger suggerì che la causa fosse un danno organico al cervello e H. Fuchs vide in questa condizione disturbi nella trasmissione degli impulsi nervosi attraverso l'ippocampo. La teoria di E. Garcia e T. Bernstein è l'ipotesi di disturbi funzionali del sistema nervoso autonomo con intensa eccitazione patologica dei centri del sistema limbico. Il focus temporale dei disturbi della coscienza è la “lateralità della dominanza” secondo A. R. Luria. Non sono presenti disturbi somatici del tono muscolare o segni di ipoglicemia. Una caratteristica è un cambiamento nello stato del sonno: dopo 2-3 giorni di assenza di coscienza si verificano esperienze allucinatorie. Il modello principale di sviluppo è una sequenza graduale: grave pseudodemenza confusa - poi un episodio di disforia e un complesso di sintomi psicopatici - successivamente compaiono gravi psicosi allucinatorie verbali con un decorso prolungato e conservazione intermittente della coscienza sotto forma di incubo e illusioni - coscienza acquisisce dinamiche frammentate, le illusioni visive possono verificarsi anche durante la chiara coscienza. La condizione è caratterizzata da tensione affettiva ed episodi di comportamento maliziosamente aggressivo ed è possibile una riflessione di stupore catatonico. Caratteristiche distintive sono i cambiamenti nell'affetto e nell'umore, la presenza di allucinazioni verbali e la predominanza dell'affetto della rabbia. È possibile un'amnesia completa o incompleta durante il periodo di stupore. Di solito il primo attacco è di natura parossistica: c'è un grido, eccitazione nei muscoli facciali, sorge una sensazione di orrore, appare una transizione verso l'oniroide con esperienze oniriche e allucinatorie (ombre, oggetti morbidi, sensazioni di intossicazione e assenza di gravità) , forse adescamento convulso. Si notano disturbi affettivi, fluttuazioni parossistiche generali dell'umore e dell'equilibrio affettivo - caratteristiche amnestico-dismnestiche. I parossismi epilettici di solito iniziano con un attacco di crisi clonico-toniche