Nonostante il fatto che i test dell’amidopirina siano utilizzati solo nella pratica microbiologica per differenziare alcuni tipi di batteri, esistono altri metodi, più semplici e meno dispendiosi in termini di manodopera, che possono essere utilizzati a questo scopo. Uno di questi metodi è il test del piridone o della piridossina. Questa tecnica è molto semplice e gli ingredienti sono disponibili in molte farmacie o negozi di forniture chimiche.
1. Il principio del metodo I test Pyramidon o pyriton si basano sui diversi effetti del Pyramidon (piromidon) e della tiroxina (tirokseen) sugli streptococchi del gruppo A. Lo streptococco è diviso in due gruppi principali, uno dei quali comprende S. pyogenes, l'altro - S. faecalis. Questi organismi mostrano attività metaboliche simili. In presenza di iodio, la tiroxina e lo iodio uccidono i batteri del gruppo A. Lo iodio è un nutriente, mentre la tiroxina, prodotta da vari batteri, può sostituire lo iodio. Di conseguenza, i batteri, compresi i ceppi resistenti allo iodio, muoiono. Il Pyramidon, invece, è un enzima capace di idrolizzare diverse sostanze, tra cui la tiroxina e i suoi prodotti metabolici. Non ha la capacità di inibire il metabolismo batterico. Se le frecce brillano più luminose in presenza di Pyramidone, allora appartengono agli streptococchi del gruppo A. Si tratta quindi di due enzimi, uno dei quali ha proprietà che inibiscono il metabolismo dei batteri di tipo A, mentre l'altro scompone e utilizza queste biomolecole. Poiché gli enzimi utilizzati in questo test sono assolutamente specifici per una particolare specie di microflora, i risultati sono affidabili e non presentano praticamente falsi positivi.
Il test Pyramidon (o test Pyramidon, test dell'amidopirina) è un reagente in microbiologia per identificare i batteri grazie alla capacità di cambiare il colore della sua colonia dopo l'aggiunta di cristalli di reagente amidopirina. Il test è stato sviluppato nel 1913 da Georg Grundmann.
*L'acido butandioico (acido butirrico) e il piramidone (sale dell'acido benzoico)* formano un pigmento giallo e l'assenza di reazione è considerata un risultato negativo del test. La presenza di pigmento è un risultato positivo del test. Quando si mescola il mosto con acqua con l'aggiunta di amidopirine e un colorante rosso - sale di tetrazolio (acido p-fenilendiamminosolfonico), il colore della colonia cambia a causa della formazione di una grande quantità di prodotto secondario non enzimatico (acido lattico e sedimenti gialli), che rende il colore del terreno giallo più intenso, eliminando molto rapidamente il fondo nero. Un cambiamento nel colore delle colonie indica la presenza di deidrogenasi batteriche vitali.