Metodo Spasokukotsky-Kochergin

Il metodo Spasokukotsky-Kochergin (metodo SKUK) è un metodo chirurgico per il trattamento dell'appendicite acuta. Proposto nel 1925 dai chirurghi sovietici S.I. Spasokukotsky e I.G. Kochergin.

Il metodo è il seguente:

  1. L'operazione inizia con un'incisione lungo la linea mediana dell'addome dal processo xifoideo all'ombelico.
  2. Successivamente l'incisione prosegue lateralmente fino alle arcate costali, per poi proseguire verso l'alto fino al livello dell'ombelico. Pertanto, il taglio forma un “rettangolo” lungo circa 20 cm e largo circa 10 cm.
  3. Al centro del “rettangolo” viene praticata una piccola incisione che consente l’ingresso nella cavità addominale.
  4. Il chirurgo quindi trova l'appendice e la rimuove.
  5. Dopo aver rimosso l'appendice, il chirurgo chiude l'incisione addominale utilizzando punti di sutura speciali.
  6. Dopo l'operazione, il paziente rimane in ospedale per diversi giorni per assicurarsi che tutto sia andato a buon fine.

Questo metodo era molto popolare in URSS negli anni '20 e '30 del XX secolo, ma oggigiorno viene utilizzato molto raramente a causa della sua natura traumatica e dell'elevata incidenza di complicanze. Invece, nella maggior parte dei casi, vengono utilizzati metodi più delicati come l'appendicectomia laparoscopica.



La questione dell'adeguatezza del trattamento chirurgico della gastrite è uno dei problemi urgenti della chirurgia. La sua importanza sta nel fatto che in giovane età, quando i sintomi della malattia sono più pronunciati, i sintomi sono pronunciati, ma le ulcere allo stomaco si verificano estremamente raramente. Il ruolo della gastroduodenite cronica nella comparsa di ulcere acute non è ancora chiaro. La maggior parte degli autori è propensa a credere che tali ulcere gastriche siano di natura reattiva. Sono stati descritti casi di esacerbazione artificiale di gastrite cronica durante interventi chirurgici. Insieme a questo, sono stati descritti casi di esacerbazione spontanea di gastrite cronica di lunga durata, a seguito dello sviluppo di peritonite o della perforazione di un'ulcera gastrica. Proprio come con il decorso cronico dell'ulcera duodenale, con la gastrite cronica su tutte



Spasokukotsky - Metodo Kochergin in medicina (A.V. Spaskov) La tecnica viene utilizzata per determinare l'ostruzione dell'orifizio digiunale in rari tipi di atresia duodenale. La tecnica prevede l'inserimento della punta di un aspiratore nell'esofago attraverso una sonda e la rimozione graduale delle punte delle sonde inumidite con il colon, ponendole ad una certa distanza l'una dall'altra in un segmento disteso e ristretto dell'intestino, mentre l'ampolla si riempie con una soluzione isotonica, muovendola lungo l'intestino fino a quando il livello del liquido nella fiala smette di cambiare, il che indica che la bocca del digiuno è libera e si trova in un segmento ristretto, questo livello corrisponde al livello dell'EPC. Successivamente si somministra un farmaco antiperistaltico e si sposta nuovamente la fiala; se all'interno della fiala è presente un orifizio, il livello non cambia; se il bordo è otturato, la fiala si muove liberamente.