Linfogranulomatosi venerea

Linfogranulomatosi venerea: comprensione, diagnosi e trattamento

La linfogranulomatosi venereum, nota anche come linfogranulomatosi venereum o linfogranulomatosi venerica, è una malattia infettiva a trasmissione sessuale. È causata dal batterio Chlamydia trachomatis, che può colpire i linfonodi, la pelle e le mucose dei genitali.

Una caratteristica della linfogranulomatosi venerea è la natura progressiva della malattia. Dopo un periodo di incubazione, che può durare da diversi giorni a diverse settimane, nel sito dell'infezione compaiono ulcere primarie o ulcere. In genere potrebbero non essere evidenti o passare inosservati, rendendo difficile la diagnosi precoce della malattia.

Nel tempo, il batterio si diffonde attraverso i vasi linfatici e colpisce i linfonodi. Ciò può portare al loro ingrossamento, alla formazione di ascessi o addirittura alla fibrosi. Inoltre, la linfogranulomatosi venerea può causare infiammazione dei genitali esterni, del retto o degli occhi.

La diagnosi di linfogranulomatosi venerea si basa sull'anamnesi, sull'esame obiettivo e sugli esami di laboratorio. Una componente importante della diagnosi sono i test obbligatori per altre infezioni a trasmissione sessuale, come la sifilide e la gonorrea, poiché possono accompagnare la linfogranulomatosi.

Il trattamento della linfogranulomatosi venerea prevede l'uso di antibiotici come la doxiciclina o l'azitromicina. Il ciclo di trattamento dura solitamente diverse settimane ed è importante seguire le istruzioni del medico e completare l'intero ciclo di trattamento, anche se i sintomi scompaiono.

Oltre al trattamento, aspetti importanti nella gestione della linfogranulomatosi venerea comprendono la prevenzione della diffusione dell’infezione e la garanzia dell’educazione pubblica sui metodi di protezione contro le infezioni trasmesse sessualmente. L’uso del preservativo durante i rapporti sessuali e lo screening regolare per le infezioni a trasmissione sessuale sono importanti misure preventive.

In conclusione, la linfogranulomatosi venerea è una malattia infettiva grave che richiede una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato. Prendendo le opportune precauzioni e informando il pubblico sulle infezioni trasmesse sessualmente, è possibile ridurre la diffusione di questa malattia. La diagnosi precoce, il trattamento accurato e le misure preventive sono aspetti chiave per controllare la linfogranulomatosi venerea e ridurne la diffusione.



La linfomielosi eterotopica linfoplacentare (LLGL) (nota anche come linfogranulomatosi infettiva) è una malattia infiammatoria caratterizzata da un quadro clinico polimorfico, segni laboratoristici e morfologici di un processo disseminato che colpisce i vasi linfatici e i linfonodi, nonché le plasmacellule nei linfonodi (placenta ) e tessuti adiacenti del sistema linfatico . La LLGL può manifestarsi come malattia indipendente o insieme ad altre malattie infettive, ad esempio la sifilide. Inoltre, a volte non esiste un confine chiaro tra la porpora sifilitica e la malattia di Bowen o altri tumori dei tessuti molli come l'idroma semplice o anche la leucoplachia.

Anamnesi della LLH La sindrome linfoproliferativa (LPS) è una malattia sistemica del sistema immunitario caratterizzata dalla proliferazione di molti tipi di linfociti in assenza di difetti autoimmuni (agammaglobulinemia coedless o legata all'X, ipergammaglobinumia o anemia emolitica). L'LPS differisce dagli altri linfomi maligni in quanto tipicamente non sono presenti cellule tumorali nella periferia del linfonodo. Ciò significa che i medici non possono facilmente prelevare un campione di tessuto per il test. Con LPS, la malattia si manifesta spesso durante l'infanzia. La maggior parte dei pazienti di età superiore ai 50 anni ha un'infezione cronica da virus Epstein-Barr (EBV) o sindrome da stanchezza cronica (CFS). "Nella fase preclinica della sindrome linfoproliferativa, le reazioni immunologiche iniziano a trovare un equilibrio con i risultati di ripetuti esami del sangue La diagnosi clinica di LPS viene stabilita quando il grado di diminuzione del numero dei leucociti è insufficiente per misurare il livello di espressione positiva dei marcatori marcatori EBV o dei marcatori marcatori CMV e quando vi sono molti dubbi sulle cause delle malattie infiammatorie del fegato o tratto respiratorio o bronchi dei polmoni. A volte con LPS si sviluppa la malattia dei mitili, che di solito è considerata una condizione anomala nei pazienti il ​​cui sistema immunitario ha una risposta anomala all'EBV: ipogammaglutaminemia (HLH) con ipercalcemia

Nelle forme acute della malattia, a differenza della remissione, si verificano disturbi nell'espressione dei marcatori EBVIOVP. Se il numero dei leucociti diminuisce eccessivamente, ciò indica le cause della sindrome linfoprolipatica, diagnosticata dopo aver valutato i sintomi e la funzionalità epatica.