Mescalina

La mescalina è un alcaloide presente nei cactus (bottoni mescal), cioè nella parte superiore secca della specie messicana di cactus Lophophora williamsii. Quando la mescalina viene ingerita da una persona, provoca intossicazione e allucinazioni dai colori vivaci.

La mescalina fu isolata e identificata per la prima volta nel 1897 dal chimico tedesco Arthur Heffter. È un alcaloide psichedelico che colpisce i recettori della serotonina nel cervello e provoca stati alterati di coscienza.

Le popolazioni indigene del Messico, come gli indiani Huichol, utilizzano la mescalina per scopi rituali e medicinali da migliaia di anni. Nel 20° secolo, la mescalina attirò l'attenzione di psichiatri e psicologi che ne studiarono gli effetti sulla coscienza e sulla percezione.

Attualmente, la mescalina è classificata come narcotico nella maggior parte dei paesi del mondo. L'uso non autorizzato della mescalina è considerato illegale. Tuttavia, la ricerca sulle proprietà psichedeliche di questo alcaloide isolato dai cactus continua ancora oggi.



La mescalina, scoperta nel 1915 dal naturalista spagnolo Alberto García Barbiro e dal chimico Ricardo J. Pintada Gallo (capi della spedizione in Messico), è una polvere bianca, porosa, quasi inodore e dal sapore amaro.