Poliporencefalia

La poliporancefalia è una malattia molto rara e consiste nella formazione di cavità nel cervello. Le ragioni esatte del suo verificarsi non sono state ancora stabilite. È noto solo che questa malattia è influenzata da un fattore genetico e da infezioni. Molto spesso, i geni difettosi derivano da mutazioni casuali o talvolta vengono "riempiti" da cromosomi vicini. Tuttavia, esiste una teoria riguardante l'influenza delle radiazioni ultraviolette sulla comparsa della poliporanefalia. Durante l'irradiazione, l'effetto mutageno delle mutazioni puntiformi diminuisce e aumenta la probabilità di nuove anomalie ereditarie. La maggior parte delle malattie che si manifestano in modo così insolito (ad esempio tutti i tipi di rachitismo o alcune forme di acondroplasia) sono causate da disturbi o malattie metaboliche. Se si sospetta poliporanextfalia, viene eseguita la risonanza magnetica. Se si sviluppano crisi epilettiche, l'elettroencefalografia viene eseguita a discrezione del medico. Per escludere malattie degli organi visivi, potrebbe essere necessario eseguire un esame oftalmologico. Il trattamento consiste nella prescrizione di farmaci ormonali e nell’esecuzione di un intervento chirurgico in cui le cavità vengono collegate tra loro, dopo di che le anomalie vengono ridotte e le condizioni del paziente vengono alleviate. Alcuni medici ritengono che la terapia ormonale possa essere dannosa. Un metodo più radicale è la rimozione chirurgica delle aree anomale. C'è un malinteso sull'operazione che è associato al pericolo di un "buco idraulico" causato da una perdita di comunicazione tra gli ambienti cerebrali.



La poliporencefalia è una malformazione congenita del cervello, caratterizzata dalla presenza di cavità all'interno del parenchima cerebrale di varie dimensioni, nonché zone emiatrofiche periventricolari e aree di idrocefalo del liquido cerebrospinale. Il termine fu introdotto per la prima volta nel 1914 da un patologo di Berlino