Eritromielosi

L'eritromiellosi è una malattia rara caratterizzata da un aumento del numero di globuli rossi e bianchi nel sangue. Questa malattia si manifesta con i seguenti sintomi:

febbre che può durare per diverse settimane o mesi; arrossamento della pelle; tachicardia,



**L'eritromielosi (e̲r̲y̲t̲h̲ro̲m̲i̲e̲l̲o̲s̲is)** è un gruppo di malattie mieloproliferative caratterizzate da un'eccessiva proliferazione di varie linee emopoietiche, in cui non esiste una chiara associazione tra anomalie delle cellule progenitrici e manifestazioni cliniche. Il concetto di “eritromielosi” è stato introdotto da G. Dohmen e W. Gülgelmo, che hanno scoperto una natura prevalentemente focale delle lesioni del midollo osseo con preservazione della funzione della milza. Nella fase acuta, la sindrome da iperplasia del midollo osseo è clinicamente dominante; nella fase cronica, l'insufficienza cardiaca è dominante. L'eritromielosi comprende l'iperplasia eritroblastica, nonché casi più rari di eritromieloma e malattie degli eritroleucociti.

L'**eritromielia** è una malattia caratterizzata dalla presenza di megaloblasti nel tessuto emopoietico con aumento del livello di bilirubina nel sangue. I megaloblasti sono i precursori degli eritrociti con un diametro superiore a 30 micron, aventi un nucleo di grandi dimensioni. Sulla superficie delle cellule megaloblastiche vengono rilevate numerose inclusioni come i corpi Jolly, per cui il tessuto ematopoietico acquisisce spesso un colore marmorizzato. La linea eritroblastica rimane intatta. Le forme cliniche dell'eritromielosi sono varie: da quella latente al quadro della leucemia acuta. L'emogramma mostra eritrocitosi fino a 6 milioni in un microlitro e reticolocitosi. La VES è aumentata. La diagnosi di mieloopera megaloblastica viene effettuata mediante esami radiografici e puntura del midollo osseo, che rivela una maggiore quantità di eritroblasti ed eritroblasti megalonucleari. Il trattamento è mirato a sopprimere il poliprilismo ematopoietico. E